Pensate alla fortuna di nascere maschietti: non si cresce mai abbastanza per smettere di giocare e iniziare a fare i seri. Qualsiasi novità ludica ci attrae; dai videogiochi agli smartphone di ultima generazione, passando per macchinine, aeromodelli e droni radiocomandati. E bene si, anche io sono un’instancabile “giocattolaio”: pensate che sono papà di un maschietto di 6 mesi e già non vedo l’ora di iniziare a giocarci con i LEGO. Comunque, tornando ai tanto beneamati giochi da adulti, erano mesi che bramavo un drone: dubbi e perplessità mi riempivano la testa, dall’aspetto economico all’aspetto puramente pratico (della serie “che cazzo ci faccio?”). Alla fine l’ho preso, si proprio lui, quel drone che da mesi avevo adocchiato nella speranza di un calo brusco di prezzo e che alla fine mi ha regalato mia moglie per Natale: evviva Babbo Natale che capisce sempre le esigenze di un bambino cresciutello. Bello come non mai, pieno di funzioni tipo GPS, bussola, barometro. Un radiocomando grande grande pieno di bottoncini e levette. Sono stato 1 settimana a guardarlo, motargli le zampette per poi rismontarle, calibrarlo su Mission Planner, vedere video su come farlo alzare senza combinare danni, per poi decidermi di andare al prato e tentare la fortuna. Con il cuore in gola inserisco la batteria, accendo il radiocomando, aspetto il locking del GPS, chiudo il vano batteria e armo: pronto al decollo e ora che faccio? Intanto faccio scaldare i motori (totalmente inutile) per prendere tempo mentre mi guardo intorno per vedere se ci sono osservatori indesiderati. Bene, campo libero, su lo stick del throttle e via; parte come un razzo ma riesco in qualche modo a stabilizzarlo a circa 3 metri di altezza. Sembra che sia in orbita ma quasi quasi lo tocco con una mano. Ok, iniziamo un po di “sali e scendi” per prenderci la mano e per ora sto andando alla grande. Avanti e indietro? Benissimo! Azzardiamo un volo circolare per vedere se risponde ai comandi: cavolo, pur avendo esperienza di joypad, questo mi sembra un’arma impropria. Non appena il CX20 gira la prua, mi si invertono i comandi, lo voglio mandare a destra e lui si butta a sinistra fino a che, quasi sfracellato sul muro del palazzo, lo butto giù delicatamente: risultato finale? Cheerson 1 – 0 Piero. Una landing gear rotta, una delle due antenne della ricevente tranciate di netto e la parte inferiore della scocca incrinata. Guardo il lato positivo dopo aver imprecato in 50 lingue diverse: poteva andare peggio e per fortuna i ricambi costano poco anche se la consegna è stimata in più di 1 mese. Me lo guardo e gli dico. “voglio la rivincita e la prossima volta vinco io!!!”…per ora l'ho sfondato, ma ha vinto lui.
1 Comment
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pieroSono un fan dei radiocomandi e ora ho iniziato l'avventura con i quadricotteri: speriamo di non fare danni!!!!!
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May 2019
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